MODULO DIDATTICO INERENTE ALLA MOBILITA’ DEL PROGETTO ERASMUS PLUS SCUOLA DELL’INFANZIA BRUNO CIARI , SEZ. C-F 3/5 ANNI.



Il progetto Erasmus Plus svoltosi in Spagna nella città di Murcia, presso il Colegio Nuestra Senora De La Fuensanta ha consentito a noi docenti della scuola dell’infanzia di osservare interessanti metodologie e approcci didattici diversi dalle nostre modalità.
Nello specifico riteniamo opportuno riferire riguardo le efficaci metodologie di peer tutoring e cooperative learning promosse dalle insegnanti spagnole tra i bambini grandi (5 anni) e i piccoli (3 anni) attraverso incontri settimanali calendarizzati e ben strutturati che hanno permesso ai bambini di creare tra loro un forte legame, un aiuto reciproco, un apprendimento significativo. In particolare ogni bambino “piccolo” aveva un bambino “grande” come punto di riferimento per condividere alcuni momenti importanti ed essere aiutato nei compiti più difficili quali ad esempio il lavarsi le mani, rimettere a posto il materiale, indossare la giacca per uscire in giardino, ma anche condividere insieme il gioco libero. Ogni settimana i bambini avevano un “compito” ben preciso, i “grandi” si recavano nella sezione dei “piccoli” per svolgere alcune attività; di seguito riportiamo alcune immagini di quanto osservato.




In merito a quanto sopra, abbiamo pensato di sperimentare questo aspetto didattico/educativo nella nostra scuola programmando, per l’anno scolastico in corso, alcuni incontri tra una sezione di 3 anni ed una di 5 anni; proponendo attività laboratoriali, routines, giochi liberi. Abbiamo proposto un modulo operativo basato sulla manipolazione, utilizzando la pasta di sale: abbiamo spiegato e fatto  la pasta, successivamente formate le coppie, i bambini hanno realizzato insieme quello che più piaceva loro! Quello che vedete nelle foto che seguono è il risultato della loro collaborazione.

L’utilizzo di materiale semplice, come la pasta di sale, ha consentito di svolgere un’attività adatta alle due fasce di età e attraverso il cooperative learning i bambini hanno avuto la possibilità di confrontarsi, di farsi aiutare dal compagno, di apprendere  e condividere, di stimolare il pensiero creativo anche nella ricerca del nome da assegnare all’oggetto creato insieme. Dopo aver fatto seccare la pasta di sale, nell’incontro successivo, i  bambini (sempre in coppia) hanno pitturato le loro creazioni e non sono mancati gli aiuti durante l’igiene.
Abbiamo progettato anche momenti di incontro utilizzando lo spazio esterno: giocare insieme in giardino ha favorito la socializzazione spontanea, la collaborazione nel prepararsi per uscire, il vivere l’ambiente esterno come luogo di scoperta, di movimento, di crescita personale in un contesto gioioso e stimolante.


Riteniamo che questa progettualità possa aiutare il processo di formazione e di crescita dei singoli bambini: i piccoli incrementano l’autonomia uscendo pian piano dalla fase egocentrica tipica di questa età, i grandi sviluppano l’autostima consolidando il processo di maturazione delle proprie competenze in merito alla gestione delle emozioni, alla capacità di relazioni interpersonali, alla comunicazione efficace, all’empatia, al problem solving, al decision making; il tutto reso possibile dalla presenza di insegnanti che assumono un ruolo di facilitatore, mediatore, regista, motivatore.
Questo breve percorso ci ha dato la possibilità di notare quanto si sono rafforzati i legami fra questi bambini che seppur così diversi per età e appartenenti a sezioni distinte, hanno già familiarizzato e in maniera autonoma tendono a cercarsi e a giocare insieme ogni qualvolta ci troviamo in giardino o in altri luoghi comuni del plesso.
Concludiamo esprimendo la nostra grande soddisfazione per tale esperienza e con entusiasmo ci impegneremo nel proporre alle colleghe l’attuazione del progetto “ My Big Friend” per i nostri Little children in vista del prossimo anno scolastico .

Cantini Claudia e Pesantini Francesca

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