Progetto “Self Shiatsu” classi quinte scuola Bechi
Lo Shiatsu
è una disciplina di grande efficacia che affonda le proprie radici nella
millenaria tradizione orientale e che oggi conosce un notevole riscontro anche
nel mondo occidentale, già da tempo è entrato nelle scuole, ci sono progetti
pilota che vanno avanti da anni e che raccontano risultati notevoli, non
soltanto sul piano del rendimento scolastico.
Lo
Shiatsu introduce nella Scuola una nuova metodica di relazione tra i bambini,
la quale favorendo il benessere psicofisico, stimola gli aspetti motivazionali
dell’alunno aiutandolo ad incanalare l’infinito potenziale di intelligenza,
creatività, energia e vitalità che di natura possiede, verso il raggiungimento
degli obiettivi scolastici, facendo
leva sull’ “imparare dal fare”, sia sulla innata propensione dei bambini al
lavoro di gruppo, ottenendo anche capacità nell’acquisizione del linguaggio del
corpo, il linguaggio non-verbale.
Il mio progetto
è iniziato con una serie di 10 incontri durante il precedente anno scolastico
all’interno di due classi quinte della scuola primaria G. Bechi e visto
l’entusiasmo e la richiesta del corpo insegnanti, quest’anno ho preparato un
progetto un po’ diverso, con le tre quinte (VA, VB e VC) cioè un lavoro più
mirato sul bambino stesso, quindi un lavoro sul proprio corpo, i propri sensi,
il proprio respiro… “Self Shiatsu”
Ci sono
studi autorevoli che lo dicono da anni: i bambini sono sottoposti ad un carico
enorme di stress e ci sono studi altrettanto autorevoli che provano che quando
si introduce nella didattica scolastica la meditazione, lo yoga ed altre
pratiche olistiche le cose vanno parecchio meglio per i piccoli.
I bambini
che praticano lo shiatsu imparano a gestire le relazioni in maniera
diversa, imparano ad ascoltare, a vivere le emozioni e gli stimoli in maniera
meno stressante, imparano a seguire il flusso delle proprie emozioni insieme a
quelle dei compagni.
L’obiettivo
è stato quello di insegnare ai bambini che lo Shiatsu è una disciplina da
condividere con gli altri, e che “prendersi cura” prima di se stessi e poi di
un’altra persona in modo consapevole fa stare bene entrambe, aumentando inoltre
il senso generale della propria autostima, favorendo lo sviluppo cognitivo ed
emotivo e migliorando le capacità di scambio e di comunicazione attraverso la
conoscenza del proprio corpo, l’ascolto di sé e delle proprie emozioni.
Inoltre
l’intento è stato quello di migliorare il rispetto per sé e per gli altri,
l’agire con calma e dolcezza superando gli atteggiamenti di competitività,
egocentrismo ed esibizionismo, orientando l’aggressività verso modelli
comportamentali socialmente accettabili e favorendo spirito di collaborazione
ed interazione con gli altri.
Sviluppando
anche capacità di ascolto, concentrazione e attenzione, riducendo le tensioni fisiche e psichiche e il
continuo stato di contrazione a cui il bambino è continuamente sottoposto dai
ritmi frenetici della nostra società, (accumulo di tensioni che si manifesta
soprattutto a livello del tessuto muscolare).
Ho
impostato le lezioni su esercizi per sviluppare la percezione dello spazio
attraverso esercizi e giochi di gruppo o di coppia finalizzati a verificare ed
eventualmente a migliorare la capacità di coordinamento dei movimenti uniti ad
una corretta respirazione.
Lo scopo
principale dell’esperienza proposta è stato quello di aiutare i bambini a
gestire i loro stati di ansia, l’eccessiva tensione che spesso sfocia in
irritabilità, impulsività ed eccessivo dinamismo. La strategia è stata quella
di guidarli alla ricerca del benessere fisico e mentale, a migliorare la
propriocezione, permettendogli di acquisire una maggiore indipendenza e la
capacità di prendersi cura dei propri compagni, consolidando il legame tra
compagni di classe.
Durante i
5 incontri, in un clima di non competizione e fiducia, ho proposto brevi
momenti di “teoria”, fasi di rilassamento e visualizzazioni per espandere la
consapevolezza e lavorare sulla crescita interiore, e ovviamente tecniche di
contatto per stimolare le risorse “energetiche” di se stessi, esercizi di movimento
corporeo, tecniche per migliorare il respiro, giochi atti a concedere e
ricevere fiducia e al termine di ogni incontro, a turno i bambini hanno avuto il
proprio spazio per esprimere le sensazioni provate durante la lezione.
I bambini
hanno lavorato con compagni di classe, ma in diversi hanno riferito di aver poi
riproposto a casa con i propri genitori, fratelli e sorelle, oppure amici,
alcuni degli esercizi appresi durante le lezioni.
Al termine
del corso i bambini hanno ricevuto un piccolo diplomino e un piccolo “furin”
creato da me, infine hanno dato una breve dimostrazione di ciò che hanno
appreso durante la “Festa dei diplomi” di fine anno.
Dal punto
di vista personale è stata un’esperienza che mi ha arricchita enormemente,
osservare la curiosità e l’impegno che hanno messo nell’imparare questa nuova
disciplina mi ha fatto sentire orgogliosa di loro.
Un grande
grazie a tutti i bambini che hanno partecipato al corso e a tutte le docenti
che mi hanno supportata.
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